Chi è Alain de Botton? Sconosciuto a molti in Italia, questo scrittore è a mio avviso uno dei personaggi più interessanti dell’ambiente culturale Europeo. Nato in Svizzera da genitori più che benestanti,nel paese di nascita ha passato i primi anni della sua vita, imparando il francese e il tedesco. La famiglia si trasferisce a Londra dov studia a Cambridge e ha completa i suoi studi di filosofia al King’s College di Londra.

Ha anche iniziato un dottorato di filosofia (Ph.D) in filosofia francese alla Università Harvard, decidendo poi di abbandonare la sua carriera universitaria per dedicarsi appieno alla sua attività di scrittore-divulgatore. Una cosa che mi ha sempre affascinato nella scrittura di De Botton è la forte necessità di comunicare tangibile nei suoi libri che ho avuto modo di leggere in Italiano, la scrittura di questo autore è pulita, elegante, cordiale. In “Come Marcel Proust può cambiarvi la vita” (libro pubblicato nel 97 da Guanda in Italia) De Botton fa combaciare 2 tra le più grandi passioni, ossia Marcel Proust e le Biografie, scrivendo una sorta di variopinta biografia di Proust, in cui cerca di spiegarci come mai la vita e il pensiero di Proust possono esserci di aiuto nella vita di tutti i giorni. La felicità è una tematica continua negli scritti di De Botton, in quanto filosofo, in quanto studioso, in quanto divulgatore, De Botton fa della ricerca della felicità un pilastro portante di ogni pensiero, di ogni azione; Ci parla della felicità in ogni suo aspetto, a volte direttamente, come in “Architettura e Felicità” edito sempre da Guanda, saggio particolarmente ispirato su come l’architettura, nel senso più alto del termine, abbia sulla nostra vita effetti radicali, o all’interno dei suoi romanzi, “Il piacere di Soffrire” e “Esercizi d’Amore”, dove l’azione narrata viene interrotta da riflessioni colte quanto leggere sulla storia della filosofia. 

Dal 2008 De Botton è impegnato in un’iniziativa culturale, con base a Londra, denominata “School of life” (Scuola di vita), nella quale viene offerta un’istruzione che ha come fine una vita completa. In un’intervista, de Botton ha detto:
“L’intenzione è sfidare le università tradizionali e riorganizzare la conoscenza, orientandola verso la vita, e lontana dal sapere fine a se stesso. In parole povere, è un istituto che cerca di dare alla gente quello che penso le università dovrebbero sempre dare: un senso di orientamento e saggezza per la vita con l’aiuto della cultura”.